Killer Joe: la nostra recensione

Killer Joe

Killer Joe è un film diretto dal Maestro assoluto del cinema noir: William Friedkin. Gli interpreti sono: Matthew McConaughey (il killer Joe Cooper), Thomas Haden Church (Ansel Smith), Emile Hirsch (suo figlio Chris), Juno Temple (sua figlia Dottie) e Gina Gershon (sua seconda moglie). Un film surreale e disturbante; violentemente assurdo. Passato dalla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso mese di Settembre 2012 ed uscito poi in sala il mese successivo, angosciò i – pochi – spettatori che scelsero di pagare il biglietto per vederlo al cinema. Pochi si, ma non per colpa del film; venne proiettato in una manciata di sale e per un tempo limitato. La giovane Dottie Smith abita in una roulotte insieme al babbo e alla matrigna. Una sera irrompe in casa suo fratello Chris con una rivelazione sconvolgente. La mamma (e prima moglie del babbo) è titolare di una polizza assicurativa che lascerebbe, in caso di morte, una cifra di 50.000 dollari alla figlia Dottie. La famiglia Smith decide così di assoldare un sicario per far fuori l’odiata donna e dividersi il premio assicurativo. Gli Smith contattano Joe scoprendo però che la situazione è più complicata di quanto avessero previsto. Il percorso sarà tutto in salita. Anche se il fatidico Joe esegue omicidi su commissione, nella vita quotidiana è un rispettabile poliziotto. Il carisma e l’arrogante fascino di McConaughey plasma un protagonista di spessore attraverso un’interpretazione efficace. La forza dirompente delle immagini crude e cruente lascia a bocca aperta nonostante la loro irruenza sia surclassata dall’energia ancora più molesta delle deliranti situazioni psico-sociali che vengono raccontate. Da storia del cinema di genere l’allucinante scena pulp di sesso orale con la coscia di pollo fritto.

Voto: 7

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