Il Grande Match

Il Grande Match

Il Grande Match (titolo originale: Grudge Match) è diretto da Peter Segal. Due colonne storiche del cinema americano come Sylvester Stallone (classe 1946) e Robert De Niro (classe 1943); due film indimenticabili come Toro Scatenato del 1980 e Rocky del 1976. Due accoppiate originali messe in parallelo. Stallone è “Razor” Sharp mentre De Niro è Billy McDonnen ovvero due pugili incontratisi 30 anni prima sul ring per il titolo mondiale. Un incontro vinto per Razor ed uno per McDonnen. Lo spareggio definitivo non si tenne mai per il ritiro prematuro dalla boxe di Sharp. Dopo tre decenni ritornano alla ribalta le antiche ruggini e si riscoprono vecchi altarini. La donna (un’ancora splendida Kim Basinger) che all’epoca amò entrambi anche se in modi del tutto diversi, smuoverà le acque spingendo i due anzianotti ex atleti ad incrociare di nuovo i guantoni per quella sfida definitiva che era da sempre rimasta in sospeso. Sono infiniti i rimandi ai due film girati in gioventù dai due protagonisti grazie a rifacimenti moderni di famosissime sequenze dell’epoca. Il film stesso, con toni da commedia, non punta sulla pretenziosità ma sull’ironia. Il tema portante, più ancora che lo sport, sembra essere quello del tempo che passa con gli ultrasessantenni che desiderano risolvere le questioni in sospeso per non lasciare nulla di incompiuto. Non è mai troppo tardi. Il messaggio è che il fattore dell’età avanzata non deve per forza limitare il campo d’azione. Ad un livello meramente artistico il film è ben poca cosa. Rimane solo un tenero omaggio a due glorie che furono. Due lunghe carriere cinematografiche che hanno percorso sentieri diversi per poi reincontrarsi oggi grazie ad una storia che li unisce sul ricordo del passato. Un filmettino condito da buoni sentimenti e sana ironia “vintage” ma con uno spessore ridotto all’osso.

Voto: 6-

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