Il cacciatore di donne

ATTENZIONE: LA RECENSIONE CHE STATE PER LEGGERE CONTIENE “SPOILER”. CONTINUANDO A LEGGERE TROVERETE, QUINDI, LO SVELAMENTO DI PARTICOLARI IMPORTANTI SULLA TRAMA DEL FILM.

Il cacciatore di donne (titolo originale: The Frozen Ground) è un film diretto da Scott Walker ed interpretato da John Cusack (il serial killer Robert Christian Hansen che più di trent’anni fa uccise barbaramente numerose giovani donne nello stato dell’Alaska), Nicolas Cage (il poliziotto che lo incastrò nel 1983) e Vanessa Hudgens (la ragazza che riuscì a scappare contribuendo così alla cattura del criminale).

Il cacciatore di donne è il film che racconta il cupo massacro perpetuato tra il 1971 e il 1983 da Robert Christian Hansen che sta tuttora scontando una pena di oltre 400 anni in un carcere dell’Alaska. La giovane Cindy Paulson (all’epoca aveva solo 17 anni) venne rapita da Hansen ma riuscì a fuggire, evitando così di subire la stessa triste sorte di altre diciassette ragazze che furono crudelmente uccise. Il detective che arrestò Hansen era ormai a fine carriera ma prima di godersi il riposo chiuse questo terribile caso di omicidi seriali. La storia, purtroppo, è vera e il film è necessariamente di genere ma non per questo uno dei migliori. La tensione drammatica viene forzatamente innescata grazie a mezzi “tecnici” come l’uso smodato della camera a spalla. La costruzione filmica ne risente parecchio; le immagini mosse e sghembie mistificano una scarsa capacità di mantenere un pathos intenso. Niente a che vedere con l’abilità magistrale di Denis Villeneuve che nello straordinario Prisoners emoziona, coinvolge, stimola riflessioni e colora di tinte forti il grande schermo in maniera impareggiabile.

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