Flags of our Fathers

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Flags of our Fathers (insieme a Lettere da Iwo Jima) fa parte di un “dittico” impareggiabile diretto da Clint Eastwood. Iwo Jima è un’isoletta al largo del Giappone. Tra la fine del 1944 e i primi mesi del 1945 fu terreno di una sanguinosissima battaglia tra gli statunitensi e i nipponici. Il controllo di quel fazzoletto di terra sarebbe stato fondamentale per gli americani; una base ideale per i bombardieri da lanciare contro gli obiettivi giapponesi. Naturalmente era ben presidiata dai soldati del sol levante e fu quindi teatro di una terribile carneficina per entrambi gli schieramenti. Nel 2006 Clint Eastwood mise in pratica un’idea mai cavalcata in precedenza: filmare la medesima battaglia con due differenti pellicole. Con Flags Of Our Fathers Eastwood affronta la storia dal lato americano mentre con Lettere da Iwo Jima l’occhio si sposta sull’altro fronte. Ne sono usciti due capolavori. Uno più patinato (Flags) e l’altro più crudo (Lettere). Parlando di Flags Of Our Fathers, assistiamo allo sbarco dei Marines sull’isola e la relativa conquista pagata a carissimo prezzo. Le scene di battaglia sono rappresentate con i colori volutamente desaturati che tendono a virare verso una sorta di monocromia con le sole fiammate delle cannonate in evidenza. Una scelta artisticamente di grande effetto. La camera a mano riprende lo sbarco su Iwo Jima con un realismo in qualche modo simile allo Spielberghiano sbarco in Normandia di Salvate il soldato Ryan. Gli Stati Uniti erano sull’orlo della bancarotta e avevano bisogno di reperire parecchi dollari per poter continuare la Seconda Guerra Mondiale. Una sola foto (divenuta poi celeberrima) servì da stimolo per la popolazione civile americana che fu così incentivata a finanziare il proseguimento della Guerra. L’immagine ritraeva alcuni soldati nell’atto di issare la bandiera americana sulla cima del monte Suribachi (l’altura che sovrasta l’intera Iwo Jima). Il progetto complessivo di Eastwood ha sortito l’effetto di evidenziare il vero esito della battaglia. Alla fine non ci furono nè cattivi nè buoni, nè vincitori nè sconfitti, nè eroi nè vili. Gli statunitensi conquistarono quell’isola ma l’unica vincitrice risultò essere la guerra stessa contro una sola ed unica vittima; la vita umana. Tra gli interpreti: Paul Walker, Barry Pepper, Jamie Bell, Scott Eastwood (figlio del regista Clint).

Voto: 8

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