Argo

Argo di Ben Affleck con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber, Tate Donovan, Clea Duvall, Scoot McNairy, Rory Cochrane, Christopher Denham, Kerry Bishé, Bob Gunton, Tom Lenk, Keith Szarabajka, Christopher Stanley, Barry Livingston, Chris Messina, Michael Parks, Richard Kind, Zeljko Ivanek, Philip Baker Hall, Michael Cassidy, Taylor Schilling, Kyle Chandler, Cas Anvar, Adrienne Barbeau, Titus Welliver.

Ben Affleck in Argo

Nel dicembre 1979, a seguito della rivoluzione che portò alla cacciata dall’Iran dello Scià Mohammad Reza Pahlavi, l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dagli studenti islamici rivoluzionari i quali tennero in ostaggio una cinquantina tra impiegati e funzionari statunitensi per ben più di un anno. Solo in sei riuscirono a fuggire di nascosto e trovare accoglienza nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse loro (clandestinamente) ospitalità e protezione. Per riportare in patria almeno questi sei connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione mai sperimentata prima, ideata dal professionista Tony Mendez (interpretato dallo stesso Ben Affleck) e coadiuvata da una vera casa di produzione cinematografica hollywoodiana. Lo scopo era quello di entrare in Iran con la scusa di girare alcune scene di un film che, al contrario, non sarebbe mai stato realizzato. Procuratosi una vera sceneggiatura, Tony Mendez organizzò anche un’autentica (finta) anticipazione con tanto di attori in costume che lessero per intero la sceneggiatura, dando l’illusione a tutti – a mezzo stampa – che ci fosse l’intenzione di girare realmente un film di fantascienza nel paese islamico. Ottenne in questo modo dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese. Scopo reale della visita in Iran era, però, quello di riportare in America i sei rifugiati (ospiti dell’ambasciatore canadese) spacciandoli per maestranze del film. Il titolo della finta produzione era proprio Argo. Trattandosi di una missione organizzata dalla CIA, non ci sarà mai dato sapere quanto di ciò che viene raccontato sia vero e quanto sia frutto di finzione anche se i fatti cruciali sono accaduti realmente. Il pur giovane Ben Affleck ha già dato più volte dimostrazione di grande abilità nello sceneggiare e dirigere film di grande forza ed anche questa volta ha centrato il bersaglio. In alcuni frangenti risulta evidente l’inserimento di artifici scenici atti esclusivamente ad aumentare la tensione emotiva ma tutto ciò non inficia minimamente il risultato finale che rimane di grande effetto e veridicità. In fin dei conti si tratta pur sempre di un film e non di un documentario. Dopo l’interessantissimo The Town del 2010, Affleck dimostra una volta di più di avere acquisito e perfezionato capacità artistiche assai interessanti; come interprete non brilla certo in espressività ma come regista e sceneggiatore non è niente male. Un film da vedere assolutamente che è stato anche insignito del premio Oscar nella categoria più prestigiosa in assoluto: il Miglior Film.

Voto: 8

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