7 Days in Havana

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7 Days in Havana (7 Días En la Habana) è un composée formato da sette cortometraggi, uno per ogni giorno della settimana, diretti da sette diversi registi per raccontare Cuba in tutte le sue sfaccettature e contraddizioni. Sette sguardi d’autore sulle strade dell’Avana, sui caratteristici muri coloniali, sul Malecón, sui grandi alberghi e sulle case particular. Un mondo, quello cubano, che si mostra per come è: oppresso da forti pressioni e con cittadini abituati a convivere con le difficoltà tipiche di un paese bloccato da un embargo pluridecennale. Il fascino dell’Avana risiede proprio nella coabitazione tra l’antico (fascinoso) e il moderno che cerca, con un’immane fatica, di farsi strada. Le tradizioni ataviche scandiscono i tempi di un modus vivendi del tutto originale. Fede religiosa e superstizione, povertà e dignità, sesso a pagamento, sigari, rum, allegria e malinconia, voglia di fuggire e piacere di restare. Colori pastello formano immagini e plasmano storie la cui poesia insondabile rimane quasi inespressa. Solo chi è stato fisicamente a Cuba può davvero rendersi conto che quelle automobili “anni cinquanta” accomodate con sistemi di fortuna, quei continui black out e tutta quella musica “live” (che ti segue ovunque nel senso stretto del termine) fanno realmente parte della quotidianità. I registi impegnati nel progetto sono: Benicio del Toro, Pablo Trapero, Julio Medem, Elia Suleiman, Gaspar Noé, Juan Carlos Tabío e Laurent Cantet.

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